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SOLUZIONE
In sede di pianificazione del rilievo, per poter garantire gli standard di precisione e completezza richiesti dalla committenza, si era verificata la necessità di dover realizzare tre tipologie di operazioni diverse: una poligonale topografica di supporto e di collegamento, il rilievo tridimensionale eseguito con laser scanner statico e un rilievo aerofotogrammetrico da drone per reperire le informazioni relative alle coperture del palazzo.
Durante le operazioni di misura del piano terreno si è scoperto poi un passaggio, parzialmente ostruito da materiali di risulta originatisi probabilmente da pregressi interventi di ristrutturazione, che conduceva ad un piano cantinato completamente allagato.
Già dalla nuvola di punti generata dal rilievo laser scanner avevamo visto che il livello dell’acqua nelle cantine si attestava attorno ad 1,4 metri sotto il piano stradale ma per determinare la convenienza economica dell’eventuale intervento per il loro recupero era indispensabile poter rispondere a 3 interrogativi.
Quanto era esteso il piano cantinato? Che altezza aveva? Quale era il volume dei detriti presenti all’interno dello stesso?
Per far ciò si è deciso di integrare i rilievi già sopra descritti con un’indagine eseguita con l’utilizzo del georadar che, con le approssimazioni dovute alle condizioni specifiche del sito, ha dato una risposta anche ai quesiti sopra indicati.